I figli del deserto

La loggia massonica “Figli del deserto” sta perdendo colpi; per questo motivo convoca tutti i membri e li costringe a partecipare al prossimo congresso nazionale di Chicago. Tra gli adepti ci sono anche Stanlio e Ollio che, come loro abitudine, non soltanto arrivano quando la riunione è già iniziata da un pezzo, ma portano in sala lo scompiglio. Quando i soci sono chiamati a prendere parte al giuramento di rito, Stanlio esita parecchio dato che così facendo farebbe arrabbiare la moglie. Persuaso dall’amico a soprassedere, il poveretto dapprima pronuncia la promessa, poi è costretto a subire la lunga ramanzina di Ollio che lo istiga non soltanto ad imporsi sulla sua donna, ma anche e soprattutto a tacerle le sue decisioni. Giunti finalmente a casa Hardy, Stanlio attende che ritorni la consorte. Nel frattempo tra una gang e l’altra, manda su tutte le furie la moglie del suo caro amico. L’ira della signora raggiunge il suo picco massimo quando l’eccessivamente ingenuo Stanlio rivela alla donna che lui ed il marito hanno preso parte al giuramento. La moglie di Ollio, evidentemente non proprio d’accordo con questa decisione, cerca di imporre al consorte una vacanza in montagna, ovviamente proprio nei giorni in cui i due dovrebbero recarsi a Chicago. Il marito, chiamato a mettere in pratica i suggerimenti dati a Stanlio, si rifiuta e promette al massone che per quella data saranno al congresso. Per arginare il problema, e forse anche per sedare l’animo di una ormai inviperita signora Hardy, Ollio finge un malore e Stanlio, come concordato con l’amico, cerca un medico che gli possa prescrivere aria di mare. Non trovando di meglio, Laurel ingaggia un veterinario che, tonto più dei due compari, cura il finto malato con farmaci adatti agli animali. Superato il conseguente malessere e arginata l’ira della moglie, i due partono infine per Chicago. Ma le loro dolci metà non sono poi tanto facili da ingannare…