Papillon

Lo strano fiocco che porta tatuato sul petto ha fatto sì che ad Henri Charrière (Steve McQueen) venisse affibbiato il soprannome “Papillon”. Il ragazzo, ancora giovanissimo, è accusato a torto di aver commesso un omicidio. Processato ed ingiustamente condannato all’ergastolo, la sua vita ovviamente cambia in maniera imprevedibile; i lavori forzati, gli inutili tentativi di fuga e ribellione, le lunghe ore trascorse in isolamento, non possono che esacerbargli l’anima, incattivirlo e costringerlo a rivedere tutte le sue idee sull’umanità. Proprio in carcere Papillon incontra Louis Dega (Dustin Hoffman), un noto falsario. Dato che l’uomo ha trovato il modo di introdurre all’interno del penitenziario grossi quantitativi di denaro, Henri gli offre la sua amicizia e la sua protezione sperando ovviamente di poter trarre dei vantaggi dall’intera situazione. I due, a cui l’esperienza della galera fornisce molti motivi per dar vita poco alla volta ad una sincera amicizia, tenteranno insieme la fuga dal carcere di massima sicurezza in cui sono reclusi… La pellicola, datata 1973, è liberamente ispirata all’omonimo romanzo autobiografico di Henri Charrière. Lo scritto, così come in parte il film, venne spesso accusato di essere un’opera di fantasia e quindi tutt’altro che un resoconto veritiero dell’esperienza del carcere duro nella Guyana francese. Tuttavia, molti dei detenuti nella struttura citata nel libro o in altre similari asseriscono con convinzione che il racconto di Charrière e quindi la sceneggiatura del film sono plausibili e molto probabilmente reali. A destare sospetti nella critica e nella gente comune ha concorso essenzialmente la narrazione dell’estrema durezza delle esperienze di vita all’interno del penitenziario da molti ritenute eccessivamente violente ed alienanti e quindi frutto di fantasia. Del film, comunque di discreto impatto, è stato prodotto un omonimo remake nel 2017. Nel 1974 invece, cavalcando la scia del successo ottenuto dalla pellicola, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia si cimentarono nel parodistico rifacimento del film intitolato stavolta “Farfallon”.

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