Edward mani di forbice

Uno strano scienziato riesce a mettere a punto un ragazzo artificiale. L’unica caratteristica che distingue la sua creatura da un essere umano e da un comune robot è la forbice che sostituisce ciascuna delle due mani. Anni dopo una venditrice porta a porta capita per caso davanti alla sinistra villa gotica dove il bislacco ragazzo, intanto battezzato Edward mani di forbice, vive da tempo in totale solitudine. Peggy, è questo il nome dell’agente di commercio, impietosita dalla storia del poveretto, decide di portarlo a casa con sé. Giunto a destinazione Edward legherà subito con il marito della sua benefattrice, Bill, e con il figlio della coppia, Kevin. Anche se inizialmente sembra l’unico membro della famiglia ad avere paura del ragazzo, dopo qualche tempo anche Kim, seconda figlia di Peggy, riesce ad affezionarsi ad Edward che, in segreto, la ama dal primo momento. Poco per volta anche il vicinato impara a voler bene al giovane. Quest’ultimo però non riesce a conquistare Esmeralda, una fanatica religiosa che vede in lui l’incarnazione del male, e, per ovvie ragioni, Jim, il ragazzo di Kim. C’è poi chi, come Joyce Monroe, vorrebbe sfruttare il poveretto per guadagnare soldi a palate. Jim invece, approfittando dell’ingenuità e della bontà di Edward, fa cadere il ragazzo in un tranello lasciando che il protagonista venga ingiustamente arrestato con l’accusa di furto. Ad aggravare la situazione si aggiungono poi alcune false accuse di stupro e le continue calunnie mosse da Joyce ed Esmeralda. Quando a seguito di uno sfortunato incidente Edward ferisce involontariamente Kim, Peggy decide di riportare il ragazzo al castello. Edward, intanto vittima di altri fraintendimenti, ci si reca di sua spontanea volontà. Soltanto Kim gli resterà in qualche modo vicina… La pellicola, datata 1990, vede nei panni del protagonista un giovanissimo Johnny Depp. L’attore, pur interpretando il ruolo del protagonista, pronuncia nel film soltanto 169 parole.