Ebenezer Scrooge ha trascorso tutta la sua lunga vita ad occuparsi di affari. Il suo carattere, già abbastanza ombroso, si è poco alla volta indurito rendendo l’uomo, ormai anziano, un odioso misantropo. Quando la sera del 24 dicembre 1843 Fred, il suo solare nipote, e Bob Cratchit, uno dei tanti suoi sottoposti sfruttati e malpagati, lo invitano a trascorrere insieme la vigilia, Ebenezer rifiuta con la consueta malagrazia che contraddistingue tutti le sue relazioni con gli altri esseri umani. Comportatosi nella stessa maniera con due volontari che raccoglievano fondi per i meno abbienti, il vecchio ed arcigno riccone si appresta, nella sua totale solitudine, a consumare la cena per poi andare a dormire. Poco prima di posare la testa sul cuscino gli appare lo spirito di Jacob Marley, un tempo suo socio, passato a miglior vita il 24 dicembre del 1836. Il fantasma non sembra felice: è pesantemente zavorrato da catene e bauli, simbolo dell’avidità e dello scarso altruismo che quando era in vita hanno guidato tutte le sue azioni. Ebenezer, chiaramente spaventato dalla visione e consapevole che una sorte simile potrebbe toccare anche a lui, chiede a Jacob di svelargli il segreto per evitare una simile disgrazia. Lo spirito gli risponde che, per sua fortuna, può ancora fare in modo che tutto questo non accada, ma non gli rivela come. Tuttavia avvisa Ebenezer che presto i fantasmi del Natale passato, presente e futuro verranno a fargli visita. La premonizione di Jacob trova presto conferma e, attraverso un affascinante viaggio nel tempo, il vecchio Ebenezer sarà costretto a rivedere molti dei suoi comportamenti e delle sue convinzioni. Riuscirà alla fine anche ad evitare di subire la stessa punizione del povero Jacob? La pellicola, datata 2009, è chiaramente ispirata al “Canto di Natale” di Charles Dickens. Il film, prodotto dalla Walt Disney, è stato girato utilizzando l’innovativa tecnica Motion Capture.