Elf – un elfo di nome Buddy

Nonostante il piccolo Buddy non abbia più i genitori e abiti in un orfanotrofio, non ha mai perso la gioia di vivere. La sua vivacità si esprime in vari modi, ma soprattutto emerge grazie all’innata curiosità che lo spinge a scoprire il mondo ed anche a cacciarsi spesso nei guai. La vigilia di Natale, per qualche oscuro prodigio, Buddy riesce a spiare Santa Claus mentre consegna i suoi doni e, approfittando della distrazione del vecchio uomo, si infila nella pesante sacca che questo porta sempre con sé. Babbo Natale si accorge del piccolo ospite soltanto quando, ormai stremato, è finalmente tornato nel suo Polo Nord. L’anziano più amato dai bambini decide quindi di fare al protagonista un grande regalo: non soltanto gli fa conoscere gli elfi e il magico mondo in cui vivono, ma lo adotta. Purtroppo però Buddy pian piano si trasforma in un uomo e quindi Babbo Natale non può più tenerlo con sé: il ragazzino di un tempo torna allora nella sua città natia e, avendo scoperto che i suoi genitori sono ancora vivi, decide di mettersi alla ricerca di mamma e papà. Grazie ad un elfo apprende che Walter, suo padre, vive a New York e svolge la professione di editore. Durante il lungo viaggio che separa Buddy dalla Grande Mela, il protagonista, che ha ormai acquisito tutte le abitudini e le caratteristiche di un elfo, fatica abbastanza ad avere credibilità tra le persone comuni. Ciò non toglie che tenterà comunque di portare a termine la sua missione, incoraggiato tra l’altro da Jovie, una donna di cui si innamora perdutamente… La pellicola, datata 2003, ha riscosso un discreto successo, non a caso qualche anno dopo, nel 2007, si è pensato di trarne un copione teatrale per un musical presentato al pubblico con il titolo di “Elf – The musical”.